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Dal 1990 al 2025: Com’è cambiato il mondo della produzione di alluminio primario

1-ago-2025 15.38.19 / by Rosa M. Mariani

Introduzione

 

L’alluminio primario, prodotto a partire dall’ossido di alluminio (allumina) attraverso un processo elettrolitico energivoro, è oggi una delle materie prime più strategiche per l’industria globale. Dalla costruzione all’aerospazio, dai trasporti all’energia, la domanda di alluminio è aumentata costantemente negli ultimi decenni.

 

Tuttavia, la geografia industriale di chi lo produce si è radicalmente trasformata. Tra il 1990 e il 2025, lo scenario mondiale della produzione primaria di alluminio è passato da un panorama dominato da colossi statali sovietici e multinazionali occidentali a una netta centralizzazione produttiva in Asia, specialmente in Cina.

 

🌍 Scenario globale nel 1990

 

1. 

Dominio sovietico e industrializzazione occidentale

 

Nel 1990, la produzione globale di alluminio primario si aggirava intorno a 19 milioni di tonnellate annue. I tre principali Paesi produttori erano:

 

  1. Unione Sovietica (URSS) – circa 4–4,5 Mt/anno
  2. Stati Uniti – circa 3,6–3,8 Mt/anno
  3. Canada – circa 2,4–2,6 Mt/anno

 

 

Questi tre Paesi rappresentavano oltre la metà della produzione mondiale. La produzione era guidata da pochi impianti molto grandi, spesso legati a fonti idroelettriche. In URSS, smelter come Bratsk e Krasnoyarsk erano tra i più grandi al mondo. Negli USA, colossi come Alcoa, Reynolds e Kaiser dominavano il mercato interno e internazionale.

 

2. 

Multinazionali frammentate ma potenti

 

All’epoca, l’industria era controllata da società integrate verticalmente, ma meno centralizzate di oggi. Le aziende leader erano:

 

  • Alcoa (USA)
  • Alcan (Canada)
  • Reynolds Metals (USA)
  • Kaiser Aluminium (USA)
  • Norsk Hydro (Norvegia)

 

Molte di queste aziende producevano sia bauxite che allumina e alluminio primario, ma nessuna aveva un dominio globale come oggi ha la Cina.

 

📈 Transizione: 1990–2025

 

Tra il 1990 e il 2025 si sono verificati alcuni eventi chiave che hanno sconvolto il settore:

 

🔻1. 

Crollo dell’URSS (1991)

 

Con la dissoluzione dell’Unione Sovietica, molte infrastrutture industriali sono passate a nuove entità statali o private (es. RUSAL). La Russia ha continuato a produrre alluminio, ma ha perso il primato globale.

 

💡2. 

Calo degli USA come produttore

 

Negli anni 2000–2020, gli Stati Uniti hanno chiuso molti impianti per ragioni energetiche e ambientali. La produzione è crollata da quasi 4 Mt/anno a meno di 1 Mt/anno nel 2020–2025.

 

🌏3. 

Ascesa inarrestabile della Cina

 

A partire dagli anni 2000,  la Cina ha investito pesantemente in raffinerie e fonderie di alluminio primario.  Grazie a:

  • accesso agevolato all’elettricità (soprattutto carbone e poi idroelettrico)
  • grandi riserve di bauxite importata (soprattutto da Guinea e Australia)
  • forti sussidi statali

…la Cina è passata da un produttore marginale a dominatore assoluto del mercato.

 

📊4. 

Crescita degli attori emergenti

Nuove realtà sono emerse:

  • India (Hindalco, Vedanta)
  • Emirati Arabi Uniti (EGA)
  • Australia (South32)
  • Brasile (prima con Vale, oggi meno attiva)

 

🌐 Scenario globale nel 2025

 

La produzione globale di alluminio primario nel 2025 ha superato i 70 milioni di tonnellate annue, quasi quattro volte rispetto al 1990.

 

I primi tre Paesi produttori nel 2025 sono:

  1. Cina – 41–43 Mt/anno
  2. India – 4,1–4,4 Mt/anno
  3. Russia – 3,6–3,8 Mt/anno

 

Nota: Gli Stati Uniti sono usciti dal podio e sono ora all’8°–9° posto.

Il Canada è sceso intorno al 6°–7° posto.

 

📉 Confronto diretto: 1990 vs 2025

 

🏅 Posizione

1990

2025

🥇 1° posto

URSS (4–4,5 Mt)

Cina (41–43 Mt)

🥈 2° posto

Stati Uniti (3,6–3,8 Mt)

India (4,1–4,4 Mt)

🥉 3° posto

Canada (2,4–2,6 Mt)

Russia (3,6–3,8 Mt)

 

🧾 Considerazioni finali

 

  • Dal pluralismo all’accentramento: nel 1990 la produzione era sparsa tra varie economie industrializzate; oggi è dominata dalla sola Cina, che produce oltre il 60% dell’alluminio primario mondiale.
  • Le multinazionali storiche sono cambiate o scomparse: molte aziende occidentali sono state assorbite, ridimensionate o trasformate. Alcoa e Norsk Hydro esistono ancora, ma con peso minore rispetto ai giganti cinesi.
  • Il podio è stato completamente rivoluzionato: gli ex leader (USA e Canada) sono stati sostituiti da India e Cina, e l’ex URSS è tornata sul podio con la sola Russia come erede industriale.

 

✅ Conclusione: Il nuovo podio

 

Oggi il podio dei Paesi produttori di alluminio primario è profondamente cambiato:

 

  1. Cina – dominatrice assoluta
  2. India – in costante crescita
  3. Russia – ancora competitiva grazie a impianti ex-sovietici

 

Questa trasformazione riflette spostamenti geopolitici, economici ed energetici epocali. Dove un tempo l’alluminio era prodotto vicino ai mercati di consumo, oggi è spesso prodotto dove l’energia è più economica e regolamentata in modo più flessibile, con la Cina come emblema di questa nuova realtà industriale globale.

 

Tags: Mentore, Alluminio

Rosa M. Mariani

Written by Rosa M. Mariani