Anche se le cose per il settore metalmeccanico vanno più lentamente, come si capisce anche girando per i siti delle associazioni di categoria, fermi ad anni fa, questo non vuole dire essere autorizzati a mettere la testa sotto la sabbia.
Che cosa è peggio secondo voi?
- non essere presente sui social per nulla?
- lasciare che qualunque nostro dipendente posti qualunque cosa lui giudichi possa andare bene?
- farlo fare a “mio cugino”?
Sinceramente non so cosa sia peggio. Se mi seguite da un po’ ormai dovreste avere ben presente i numeri che riguardano i social.
Il messaggio sui social arriva al target
Mentre la Radio ci ha messo 38 anni per raggiungere 50 milioni di utenti e la TV 14 anni, Facebook ci ha messo meno di 4 anni e l’Ipad 80 giorni!
La Tesla ha venduto on line, il primo giorno, a 35000 $, 135 mila auto, prima ancora di avere iniziato la produzione.
Il vostro cliente non è su Facebook? A parte che non è detto, ma potrebbe esserci il cliente del vostro cliente. Potresti lavorare in sinergia con i tuoi distributori e, tramite landing page personalizzate per ognuno di loro, generare nuovi potenziali clienti per loro e conseguentemente maggiori vendite anche per te. Insomma ci siamo capitì? Il tuo prodotto magari non si presta, ma il tuo progetto potrebbe prevedere di portare quella tecnologia, quella consulenza, ai tuoi rivenditori, che sono più a valle nella filiera o addirittura B2C.
Scegliere di non essere sui social in modo sistematico e professionale è l’equivalente di mettersi in cantina a vendere i propri prodotti anziché scegliere un negozio a due o più luci in una via di passaggio.
Lasciare che qualcuno della vostra azienda, non preposto alla comunicazione posti, come mi è capitato di vedere, la foto di un file bianco e nero con un elenco di prodotti a magazzino “da fare fuori”, da un’immagine davvero negativa della vostra azienda.
Farlo fare a “mio cugino” non porterà un lavoro di qualità e anche in questo caso l’immagine è a rischio.
Usare i social in modo professionale è la prima cosa
Cosa credete che possa costare un “Piano Editoriale” su un paio di social? Ve lo dico io: molto poco.
Cosa credete costi invece non fare nulla o farlo male? Ve lo dico io: moltissimo. Vi costa in opportunità perse, vi costa in immagine e conseguentemente in una inferiore capacità di assumere i migliori talenti e di trattenerli, vi costa in termini di immagine aziendale. Vi costa perché non chiedendo alla vostra struttura di evolvere, non la allenate alla crescita.
E allora, Porca Miseria! Fatevi sistemare queste diavolo di pagine aziendali! Con poche centinaia di euro una tantum le sistemate. Poi concordate post professionali che escano con cadenze regolari. Per 8-12 post al mese, con grafica decente, foto ben ritagliate, testo ottimizzato, spendete qualche tre/quattrocento euro, per ciascun social affidato ad un Social Media Manager. Meno, se all’interno di un progetto più globale. Insomma, ci siamo capiti.. Non sono cifre per cui vale la pena di fare da sé, considerando la portata del danno potenziale.
Se volete anche fare qualche articolo blog per il sito, scritto con tutti i criteri del web, ve la cavate con più o meno 100 € a pezzo, ottimizzazione SEO inclusa, a seconda del copywriter ingaggiato. Ben diverso che postare una scheda tecnica come allegato! Ogni mezzo di comunicazione ha le sue regole.
I risultati sono lenti finché non esplodono
La comunicazione sarà articolata secondo i funnel del customer journey, che va indagata con opportuni mezzi.
Si identificherà la buyer persona (la rappresentazione del cliente tipico) e mentre la si affinerà, si procederà alla affermazione del brand. Il lavoro sul brand viene sempre prima di qualsiasi altra azione strategica. Poi si comincerà una comunicazione che prenderà in considerazione anche le fasi di consapevolezza e di considerazione e acquisto.
Vedere qualche risultato potrebbe piacerti e potresti voler cominciare a tenere conto delle metriche, a creare qualche landing page che ti porti nominativi di nuovi potenziali clienti. Potresti voler provare qualche nuova piattaforma digitale per la gestione dei clienti o dei progetti in condivisione. Potresti voler provare una sessione di brain storming usando post-it on line (si, post-it su video, on line, ogni dipendente dalla sua postazione remota. Interessante eh?).
Cosa costa tutto questo? Meno di quello che potete pensare e la nuova tendenza è la quota fissa mensile: 1500/2000/3000 € al massimo al mese ( comprese le cifre parziali esposte sopra). Ovviamente dipende un po’ dal livello di lavoro che si concorda, ma per i passi necessari all’inizio questi valori sono cifre attendibili, disponibili un po’ ovunque sul mercato.
Certo, poi puoi decidere di voler fare qualcosa di particolare, che richiede tempo aggiuntivo, o uno specialista, o un programma per cui serve un abbonamento. e servirà quantificare a parte il costo, ma stiamo sempre parlando di cifre di questo ordine, nulla che dovrebbe spaventarci.
Stiamo anche parlando di insegnare al tuo personale a prendere in carico il lavoro in modo che il consulente possa gradatamente spostarsi su altri progetti, se lo desideri.
Poi comunque, si inizia sempre da una piccola cosa, e da cosa nasce cosa. Cominciamo a parlare di una piccola cosa e pian piano lasciati suggerire quali altri passi fare, con calma, senza fretta, senza che tu possa sentirti minacciato da un cambiamento troppo repentino o da un costo non adeguato.
Una carta in più
Un elemento distintivo è sicuramente che chi decidi di ingaggiare come Social Media Manager parli il linguaggio della tua industria, che conosca il tuo settore, che sappia come esprimersi, ma sia formato nei vari settori del digital, incluso il copywriting per il web e la SEO.
Se un domani dovete avvicinarvi ad un progetto di implementazione digitale, non potete fare a meno di passare per la presenza sui social, non potere prescindere dal munirvi di nuove professionalità e, cominciare a “masticarne” i termini vi faciliterà di molto il cambiamento culturale sotteso.
Se vuoi anche rifare il sito web o fare un e-commerce, sei nel posto giusto.
Autore: Rosa M. Mariani – rosam.mariani@pinksolution.it
Chief Digital Officer a progetto: metodo Digital Building Blocks
Consulente nel mondo mondo dell’alluminio e aziende correlate: organizzazione vendite, mappatura processi, social media, copywriting, mentoring
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