Quante volte avete sentito qualcuno lamentarsi del suo dolore, della sua sofferenza per, ad esempio, essere cresciuto senza padre. Certo, non si può dire che quel padre abbia la colpa di essere morto giovane, per malattia o incidente che fosse.  Il fatto, però, nulla toglie al senso di ingiustizia, della persona in questione, di essere cresciuta senza un padre, di non aver avuto una famiglia felice, di avere, magari, per conseguenza, vissuto anche momenti di indigenza, o essere stato sottoposto ad una interminabile catena di dolore.

Il bambino, che ancora vive in questo adulto ha ogni diritto di sentire che il suo vissuto è stato ingiusto. Ora, certo, razionalmente, potrà capire che non è imputabile a suo padre, la colpa, ma emotivamente, il senso di ingiustizia, forse, resterà con lui tutta la vita.

Insomma, chissenefrega

se mio padre era ammalato, se mia madre era patologica o anaffettiva o chissà cos’altro, chissenefrega se ognuno aveva le sue ferite e le sue buone ragioni per deludere le mie aspettative, chissenefrega se se se se.

Io ho vissuto una ingiustizia, sebbene non oggettiva, non voluta, reale. Non ne posso più di chi mi dice che la colpa è delle mie aspettative. Che le mie aspettative erano più alte della capacità di soddisfarle di chi era preposto a farlo. Che chi era preposto a darmi l’indispensabile, nelle intenzioni, ha fatto il suo meglio e forse di più.

Quanto sopra, in sunto, una conversazione che ho tenuto ieri con una persona.  Queste affermazioni, oltre che molta rabbia, racchiudono sicuramente il bisogno di una restituzione.

Ingiustizia significa tradimento delle aspettative, ma oggettivamente, alcune cose sono proprio ingiuste.

E’ però l’interpretazione che noi diamo dei fatti, che rendono l’ingiustizia più o meno incisiva, il nostro sentire rispetto all’avvenimento, quello che abbiamo provato, farà la differenza.

Il bisogno di una restituzione

E’ quella prima azione che, nella ingiustizia, abbiamo intrapreso, per difenderci  e che ci ha portato bene-essere, che cercherà di ripetersi, per tutta la vita, in ambito lavorativo e famigliare.

Abbiamo protetto nostra sorella dalla violenza di nostro padre? Il nostro scopo nella vita, il nostro “perché” sarà – forse – proteggere i più deboli.

Va bene, le cose sono andate così, ma almeno, facciamo in modo che il mio vissuto diventi il mio carburante, che il mio bisogno di trovare giustizia, diventi il mio propulsore, che mi faccia cercare una riparazione, portando agli altri quello che io sento di non aver ricevuto.

Diventiamo l’adulto che si prende, finalmente cura, di quel bambino che è dentro di noi.  Scoprire il proprio perché profondo ci fa realizzare la nostra vita.

Trovare le motivazioni profonde del proprio agire è importante a livello personale perché ci consente di avere successo, perché parliamo dalle emozioni, alle emozioni. Trovare il perché aziendale, è importante perché fa muovere l’organizzazione come un organismo vivente, facendo leva sui valori condivisi.

Come già ho avuto modo di dire, in altre occasioni, le emozioni sono quel “parlare alla pancia” che aggrega persone ed aziende con valori comuni.

Il tema non è un “parlare alla pancia” manipolatorio

che presto o tardi viene “sgamato”, ma un “parlare alla pancia” che fornisce ragioni per camminare assieme, per essere fidelizzati come clienti o come fornitori, per trovare il valore oltre il prodotto, per trovare un senso di appartenenza.

Per chi è interessato al tema, proponiamo uno discorso di Simon Sinek a TED che illustra quanto possa essere importante anche per le aziende, avere chiaro il perché per i propri risultati economici. Simon Sinek spiega che le aziende che hanno il focus sullo scopo assumono persone che condividono il perché e non persone che lavorano per i soldi. Inutile che vi dica la differenza nei risultati.

Noi di Pink Solution proponiamo, a chi lo desidera, un WHY PROCESS, sia per gli individui che per le aziende consapevoli di portare un dono speciale a chi vuole sentire l’energia vibrare in sé, a chi cerca quella “restituzione” dalla vita che diventi giustizia, luce, Bene-Essere e significato ( o quello che  il VOSTRO “perché” vi indicherà) o per quelle aziende che desiderano fare la differenza, aziende che non vogliono solo essere le prime al mondo, ma anche le prime per il mondo.

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Autore: Rosa M. Mariani – rosam.mariani@pinksolution.it

Consulenza Strategica – Chief Digital Officer – Metodo Digital Building Blocks

Esperta nell’efficientamento di processi organizzativi e di vendita nel mondo dell’alluminio –

“Piantiamo il seme che,  se opportunamente innaffiato, genera sviluppo esponenziale”

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