Lo sappiamo tutti: inseguire i propri sogni è il segreto del successo personale. Perché allora in così pochi ci riescono? Perché rimaniamo spesso inscatolati in vite che ci stanno strette e che progressivamente tendono a toglierci l’aria e ad intristirci? La risposta si articola su due fronti. Un primo aspetto è la paura. Abbiamo paura di inseguire il nostro sogno di adolescenti e finiamo con imboccare strade casuali o caldeggiate da altri, strade che ci appaiono più sicure. Il secondo aspetto è che questa abitudine che siamo andati consolidando negli anni, di non ascoltarci, non ci rende più in grado di scoprire quale sia la nostra passione, quello che ci muove, in nostro “perché”
Ho avuto la fortuna di scriverlo a quattordici anni, in un diario, cosa volevo diventare e, nonostante questo, ho perso molto tempo nel mio cammino. Potevo dire, spulciando, come in un elenco, fatto, fatto, fatto e passare ad altro molto prima, invece – come dicevo – ad un certo punto si perde il focus, ci si allontana dalla propria missione personale. Ritrovare il proprio centro è un lavoro costante.
Al Lago di Tiberiade Gesù ha camminato sulle acque
E’ fondamentale realizzare se stessi, compiere il nostro miracolo personale. Badate bene, non sto parlando di “fare soldi” ma di fare quello che ci appaga, che ci farà sentire di avere vissuto. Sto parlando di quello che ci farà dire che, nonostante le pene della vita, abbiamo compiuto noi stessi, abbiamo liberato la nostra anima da quello che, altrimenti, sarebbe stato (è) un Inferno interiore.
Non c’è nessuna missione personale, nessuna vocazione, che non contempli la dazione, il fare qualcosa per gli altri. Nessun sogno è scollegato dal voler dare qualcosa agli altri. Se quello che vogliamo fare è puramente egoistico, prima o poi vi scoppierà in faccia come un airbag difettoso.
E’ bene sfatare anche un altro mito. Molti ritengono che, siccome è una passione, sarà in discesa. No. La realizzazione di ogni grande progetto richiede duro lavoro e molta dedizione, fallimenti, cadute, sofferenze e la tenacia di rialzarsi costantemente. La realizzazione (completa) di se stessi richiede, anche, di essersi liberati dai propri demoni, ma questa è un’altra storia.
Compi il tuo miracolo
Vi auguro di cuore che la vita vi porti i doni che sono a voi riservati, da tempo, e che non avete ancora avuto il coraggio di scartare.
Vi auguro che possiate sempre pensare al Lago di Tiberiade come a quel miracolo che aspetta di essere compiuto, da voi, per voi stessi e per il mondo. Vi auguro che possa nascere in voi il desiderio di essere accoglienti, prima di tutto con voi stessi, senza negarvi la gioia e poi con gli altri. Mettere a frutto i talenti che ci sono stati consegnati è un nostro preciso dovere.
Autore: Rosa M. Mariani – rosam.mariani@pinksolution.it
Consulente per l’industria dell’alluminio e per le industrie correlate | Consulente Aziendale 4.0 | Temporary Manager & Chief Digital Officer | Metodo Digital Building Blocks | Esperta nell’efficientamento di processi organizzativi e di vendita | Engagement Manager grandi aziende e P.M.I. | Mentoring 1-2-1 |
Pubblicato su Linkedin il 23 Dicembre 2019, rivisto il 13 agosto