Ognuno di noi ha vissuto in ambito aziendale – e non solo – fasi di cambiamento. In particolare nelle aziende, si identificavano “stelle del cambiamento” e si tirava tutta l’organizzazione verso la svolta desiderata. Non si facevano prigionieri.  Ti stai già chiedendo in che modo la persona che può fare la differenza sei tu. Ti chiedo di essere paziente e continuare a leggere.

Oggi, nel cambiamento, si chiede alle persone di avere una capacità di lettura autonoma dei cambiamenti in atto, ed una volontà di partecipare ed indirizzare i mutamenti stessi; oggi si chiede al personale di auto-valutarsi, di costruirsi un proprio itinerario lavorativo. Va da sé che, se non c’è stata formazione, questo risulta difficile, con il conseguente impatto sociale.

Si dissolve l’idea di un bagaglio culturale e professionale acquisito una volta per tutte, e il concetto di carriera lavorativa lineare, dall’ingresso alla pensione.

Abbiamo una colpa da scontare

La questione della formazione continua, ovvero del momento formativo come processo costante che accompagna la persona lungo tutto l’arco dell’esistenza, è problema centrale rispetto al futuro assetto economico e sociale del Paese e delle nostre aziende.

Il nostro Paese sconta, al riguardo, dei ritardi dovuti, anche se non interamente, al persistere di un’idea di sistema formativo centrato sul momento prettamente scolastico.

L’industria ha da tempo individuato questo problema creando piani di formazione, anche di crescita personale, in tempi in cui, i meno stanziali, restavano 10 anni in un’azienda e, il cambiamento, era spesso nello stesso settore, cioè una conservazione delle competenze acquisite nell’iter formativo.

Una responsabilità individuale

Nessun vero sviluppo professionale può viaggiare disgiunto da una maturazione personale, che renda capaci di relazionarsi, fuori da schemi ripetitivi acquisiti nell’infanzia, da cui nessuno è immune. Per questo le aziende includono corsi di comunicazione e relazione con basi di moderna psicologia nella loro programmazione della formazione.

Nella società di oggi, e più ancora in quella del futuro, dovremmo abituarci ad alcune evidenze: la necessità di cambiare spesso lavoro o aree lavorative; l’opportunità di conseguire nuove specializzazioni, altri titoli di studio e diverse competenze pratiche.

Appare evidente la forte esigenza di prestare grande attenzione alle tematiche del clima organizzativo e della motivazione al lavoro, per la messa a punto di efficaci politiche di gestione e valorizzazione delle risorse umane all’interno delle organizzazioni.

Parole chiave diventano quindi: clima organizzativo, motivazione e soddisfazione nel lavoro.  Senza queste componenti non c’è apprendimento.

La tecnologia è in costante evoluzione

L’attuale livello di evoluzione tecnologica e sociale degli assetti organizzativi rimette tutto in gioco, lasciando i soggetti sempre un po’ in ritardo, un poco inadeguati alla situazione, costretti a rincorrere e rincorrersi l’un l’altro.

Sono richieste capacità particolari

La principale capacità richiesta nel mondo del lavoro di oggi e quella saper continuamente imparare. Con una visione più estesa potremmo anche dire che serve la capacità di essere liberi, di non avere bisogno di essere condotti, ma di saper lavorare in una organizzazione in cui la piramide è rovesciata. La larga base rivolta verso l’altro rappresentano le formichine lavoratici che non competono, ma collaborano, che cercano e danno spontaneamente le informazioni perché l’organizzazione è priva di paura, e ci si stringe via via nell’imbuto, verso il cliente.

Svanisce la referenzialità verso il numero Uno in azienda e tutta la dispersione di energia volta a creare correnti politiche di potere, cessa.

I digital leader

Una figura oggi interessante per le aziende, in questo forte cambiamento in corso, è il Digital Leader, un personaggio in grado di tradurre con linguaggio comprensibile le possibilità dell’Intelligenza artificiale applicabili alle più normali operazioni aziendali.

Pink Solution si propone in questa veste, affittando il proprio tempo, per la durata necessaria agli scienziati a rendere operativo il progetto. L’I.A., per intenderci, non è solo un’auto senza conducente, ma può essere il far rispondere alle mail alla macchina, discernendo quali sono importanti e da passare al team umano e quali possono essere evase da un logaritmo, con un costante auto-apprendimento.

Quando investire

Esiste un ordine nelle cose che va rispettato. Inutile fare un investimento impiantistico o digitale o di intelligenza artificiale se all’interno della nostra organizzazione il clima aziendale è asfittico. Destineremmo la nostra impresa al fallimento.

Il clima aziendale deve essere sondato, se serve un’azione questa deve essere intrapresa. Le persone devono essere motivate ed avere senso di appartenenza, cosa possibile solo in presenza di un “buon ambiente

La motivazione è l’insieme degli stimoli, delle energie, delle risorse che le persone si sentono di rendere disponibili nella relazione con l’organizzazione. Una disponibilità che assume valenze, ovviamente, soggettive e che mutano col mutare dell’ambiente.

Il senso di appartenenza aggiunge alla disponibilità degli individui, che amplia, anche fiducia, piacere e orgoglio.

Clima aziendale e motivazione sono i grandi fattori della riuscita del cambiamento, sono il carburante che non dovrebbe mai mancare.

Le persone fanno la differenza

Lo abbiamo sentito dire molte volte, salvo poi guardarci attorno e vedere una precarietà legalizzata, una società vessatoria, un malessere diffuso profondamente ignorato. Bene. Non sono le società, le aziende, che possono fare la differenza su questo tema. La differenza la possono fare, appunto, quelle persone, che “fanno la differenza”.

Assumiamoci tutti, dal nostro piccolo o grande angolo che sia, la responsabilità di essere umanamente vicino alle persone con cui interagiamo e, nella parte tecnica di quello che dobbiamo fare, cerchiamo di applicare la più ampia correttezza possibile. Questo non solo perché domani, potrebbe toccare a noi, ma anche perché l’unica cosa che non ci può mai venire tolta, se non siamo noi a permetterlo, è la dignità di esserci comportati bene, l’etica e la correttezza.

#guidatidaivalori               #bene-essereinazienda

#energiainmovimento    #parlaconnoi