In due parole
Mi occupo da sempre di rendere più efficienti i processi organizzativi e di vendita. Negli ultimi anni ho però potuto costatare che, la consulenza, ha un effetto elastico. Alla fine del periodo in cui la consulenza viene erogata, pur nel coinvolgimento di tutte le maestranze legate al progetto in questione e dei vertici sommi, la situazione tende a tornare come prima del cambiamento organizzativo. Tende a tornare, cioè, come un elastico, nello stato in cui era prima che fosse stato tirato. A volte, non si riesce neppure ad avviare il cambiamento e ci si ferma allo stato dell’analisi. Parallelamente ho potuto costatare che, nel rapporto da Mentore, invece, il cambiamento è plastico. Pur non portando direttamente un progetto e, a volte, pur sfiorando il tema solo lateralmente, alla fine del rapporto di Mentoring, il cambiamento avviene e permane. Questo è il motivo per cui ho deciso di abbandonare la frustrante consulenza per offrirmi come Mentore Aziendale.
Il rapporto di Mentoring è personale, non con l’azienda. La relazione si avvia su un problema specifico, su uno specifico stato presente di insoddisfazione della persona verso quel tema, ed è volto a a condurre ad uno stato desiderato. Normalmente si parla di 6-10 incontri, con cadenza quindicinale, di 50 minuti (per un totale di 3-5 mesi). Il Mentore utilizza tecniche di problem solving e specifiche del mentoring, ma mette anche a disposizione una vita di esperienza aziendale, personale e una rete di conoscenze.
L’obiettivo rimane sempre è quello di aiutare l’imprenditore o il manager, a risolvere problemi di tipo organizzativo e di vendita. Nascosti nell’ampio tema organizzativo, ci sono anche temi come l’organizzazione del tempo, la produttività e la delega, che sono tutti argomenti vastissimi, di grande importanza. Il metodo si prefigge di far sì, che i cambiamenti, dove possibile avviarli, siano duraturi.
Per decenni, a livello dirigenziale, in contesti multinazionali, ho ricoperto ruoli chiave in momenti di riorganizzazione aziendale e di turn around. Ho seguito in prima persona la progettazione di processi aziendali e lo sviluppo dei relativi strumenti di controllo. Ho impostato le strategie in fasi di cambiamento, mi sono occupata della motivazione e della conduzione delle reti di vendita, dell’apertura di nuovi mercati, dello studio delle criticità e dello scioglimento dei nodi nevralgici, ma anche dell’identificazione di risorse umane idonee a specifici progetti.
Le competenze nel digitale, che ho acquisito nell’ultimo lustro, frequentando la community di Digital Building Blocks, ed acquisendone la metodologia, unite all’esperienza pregressa di produzione, qualità, certificazione, vendita e marketing, mi rendono particolarmente adatta a fare da ponte di comunicazione tra il presente e il futuro delle P.M.I e a supportare le multinazionali.
Ad oggi posso dire che il ruolo di Mentore mi è particolarmente confacente è si è delineato, unitamente alla passione per la scrittura, come una vocazione personale.
E’ noto a tutti come spesso nelle aziende, le difficoltà, siano date da un modo di vedere le cose che mette confini che ci sono famigliari. Il mentoring è una attività che facilita il superamento di quegli ostacoli che spesso ci auto poniamo.
Il metodo che propongo è individuale, ma è possibile anche lavorare per creare, all’interno dell’azienda stessa, un Mentoring-Desk, fatto di dipendenti formati allo scopo, in cui sia possibile rivolgersi nel bisogno, nella difficoltà contingente, dando vita a un nuovo modello organizzativo.